Archivi del giorno: 26 marzo 2017

DISTRESS STAIN

Nella famiglia dei DISTRESS gli Stain fanno sempre la parte dei parenti poveri, ci avete fatto caso? No? Beh, guardate nella vostra collezione di DISTRESS, quanti Stain avete? Infatti…

Allora permettetemi di presentarveli per bene, perché io li adoro… credetemi: SONO UNICI.

Sedetevi comodi che ho un sacco di foto😊

Allora, gli Stain sono innanzitutto Distress e quindi hanno le caratteristiche proprie di tutti i distress: si sfumano fra loro benissimo, reagiscono all’acqua e servono anche per timbrare.

Sono stati presentati al CHA del 2011, quando nella linea dei distress c’erano solo i pad e i reinker. In cosa si distinguono da questi? Sono la loro versione fluida. Hanno la stessa intensità di colore, ma sono più fluidi. Cambia la concentrazione insomma…


Vengono venduti in bottigliette di plastica e l’inchiostro esce da una spugnetta che permette di colorare in breve tempo è con poca fatica e spreco larghe superfici.

Come tutti i Distress gli Stain vanno utilizzati su superfici porose e sono TRASLUCENTI. Cosa significa? Semplicemente Che non sono coprenti😊 

Come si usano?  In mille modi più uno👯👯👯👯

Possiamo metterli sul craft sheet e poi raccoglierli con la carta che vogliamo decorare…

Oppure possiamo usarli direttamente sulla carta dopo averla bagnata..

Gli effetti sono molto diversi ed ugualmente belli.

Nel primo caso  abbiamo un effetto maggiormente sfumato, nel secondo caso più acquarellato.

Potete poi buttarci sopra dell’acqua. Guardate come reagiscono. Nel secondo caso si vedono di più, ma anche il primo non mi dispiace affatto.

Gli Stain sono presenti in tutti i colori della palette dei Distress, MA … parliamo un attimo del più bello ed il più necessario degli Stain. Il PICKET FENCE. 

Il Picket Fence (il bianco) è l’unico Stain che deve essere ben shakerato prima dell’uso perché al suo interno c’è del pigmento che permette di dare un effetto opaco. Essendo comunque traslucido sarà come mettere sopra quello che vogliamo decorare una sorta di patina. Quando lo usiamo all’inizio sembra davvero molto bianco, ma una volta asciugato l’effetto sarà gessoso e vedrete tranquillamente il vostro colore sotto, ma come attraverso un velo. In genere io lo uso quando non mi piacciono i colori che ho usato, quando l’effetto è troppo forte e vibrante… ad esempio… 


Oppure, guardate come è bello questo effetto marmorizzato. Si ottiene mettendo il picket fence sul craft sheet insieme ad altri colori. Nel mix il risultato è… come dire in italiano senza scomodare l’accademia della Crusca.. si può dire LATTOSO?😂😂😂
Non sembra un cielo dove sta per succedere qualcosa?

Ma ancora… usiamo un’altra tag … se uso un pezzetto di carta di avanzo per ritagliare il profilo delle nuvole…

… guardate cosa si può fare con un blending tool…

E basta un pennello vecchio ed ecco che inizia a nevicare 🙂

Oppure con uno stencil… ed ecco che improvvisamente il cielo diventa stellato. Come mi piace!!!!!!

Ma con gli Stain possiamo anche timbrare… basta metterli direttamente sul timbro senza avere paura che il cuscinetto di un colore si contamini con un altro colore… 

Guardate che bella timbrata… vedete? I colori si sfumano perfettamente fra di loro. 


A me personalmente piace un sacco anche così, ma andiamo oltre… e guardate che magia… basta un pennellino bagnato et voilá … siamo tutti acquarellisti!!!😊😊😊


Insomma… tanti tanti tanti motivi per voler giocare con questi splendidi inchiostri.

Io vi ho mostrato i miei. Aspetto di vedere i vostri;)

A presto 

Mir

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