Archivi del mese: gennaio 2019

GRAZIE PATTY

Quando da piccola mi sono trasferita a Cinisello uno dei miei luoghi preferiti era la Libreria Il Gufo. Non era molto lontana da casa e ci potevo passare il pomeriggio prima di andare a prendere Arianna a scuola.

Non era una libreria grande, ma dentro ci si trovava di tutto. O almeno questo è quello che pensavo quando non conoscevo ancora niente. Dentro c’era una Signora bionda con gli occhiali che sorrideva sempre e un grande cagnone che dormiva sempre e che apriva gli occhi solo per farsi accarezzare. I libri erano disposti in modo non accattivante come succedeva nella grande libreria in Centro, ma la logica dell’esposizione la si capiva ed era in grado di cullare anche la curiosità di una bambina come me.

Si stava bene lì dentro… c’era calma. Forse mi è nata lì la convinzione che dentro i libri si possono trovare un sacco di soluzioni.

Un giorno però accadde che Il Gufo Chiuse.

Siamo ormai ufficialmente nel 2019. Il 2018 ce lo siamo lasciati alle spalle. Quello che è successo è successo. Indietro non si torna.

È quindi ufficiale. SCRAPPANDO CARTA E RICORDI HA CHIUSO.

Ha ceduto il passo ad un mondo craft che è cambiato, ad un commercio che gioca la sua partita in nuove terre, quelle dove si sopravvive a colpi di strategie di web marketing, dove le collezioni sono ormai uscite settimanali e dove la competizione non sempre è leale.

Sed Pecunia non olet. Un’attività commerciale per sopravvivere ha bisogno di fatturato. Ha bisogno di fatturato per continuare ad investire. E deve continuare ad investire se vuole essere concorrenziale. E se non è concorrenziale il fatturato ne risente… e se il fatturato ne risente non si può continuare ad investire. E se non si investe si è meno concorrenziali ed appetibili.

Non è una brutta parola ‘appetibile’… ? L’appeal che si mischia alla fame…. dovrebbero vietarla per legge. E’ un’assonanza così contraddittoria.

Ma questo è. Non si tratta di giusto o di sbagliato. Si tratta che così è.

Il gioco si chiama ‘abbassiamo i costi’.

Già certo.. chi glielo spiega al consumatore medio che la differenza di costo fra la big shot comprata nel negozio craft sotto casa con quella di Amazon non è il guadagno del rivenditore?

E sempre per coerenza… cosa si controbatte al consumatore che dice che con la differenza fra il costo della big shot del negozio sotto casa e quello di Amazon c’è il costo quasi di una spesa settimanale?

Certo… ma vuoi mettere l’assistenza post vendita? È l’unica vera discriminante alla fine. Il negozio craft sotto casa nasce dalla passione che si è fatta competenza. Ti assiste passo passo anche quando il prodotto non lo hai comprato da lui, ti mostra alternative più economiche, ti insegna tecniche…

Si certo, ma è sempre la spesa di quasi una settimana… siamo un paese che dalla crisi non è ancora uscito.

Difficile schierarsi… capire davvero… il giudizio poi non lo nominiamo neanche.

Ma allora? Si assiste e basta a questo divenire storico? Certo che no.

Si analizza con lucidità e poi si fanno scelte personali. Senza retorica e senza pancia. Si fanno scelte che poi indicheranno il nostro stile di vita. E qualunque esso sia non deve essere per forza condiviso e non deve essere giudicato.

Allora partiamo dalla genesi, da quanto accadde 11 anni fa… a quando una donna, una giovane mamma, sostenuta dalla sua amica, fece un autentico salto nel buio e aprí quello che per tanti anni è stato il negozio di papercraft più all’avanguardia di Italia. Fra i primi nel suo genere. In grado di muovere brand (ma vi siete mai chiesti perché è come Florileges ha iniziato a fare timbri in Italiano, ad esempio?). Capace di portare nel nostro bel paese artisti internazionali quando da noi tutto era agli arbori. Quando si pensava che il retro di un bicchiere potesse essere un’ottima base per un timbro di gomma non montato…

L’ASI nasce qui. QUI, con Formazione Creativa, nasce l’idea che questo hobby si può imparare a farlo bene.

Qui non sono passate crafter di successo. QUI SI SONO FORMATE quelle che noi consideriamo le nostre crafter di successo. In un modo o in un altro per la maggior parte sono passate tutte di qui. E quindi, logicamente è ragionevolmente si può affermare, che buona parte del merito di tanta bellezza in giro per il mondo craft avvolto nel nostro bel tricolore, ma non solo, lo si deve a questa Signora che in silenzio ha vissuto il suo sogno.

Oggi ci guardiamo intorno e tutti noi, aspiranti crafter, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta: le proposte sono così tante che spesso in noi prevale il collezionismo, ma anni fa, questo mondo rutilante, passava da e per Scrappando e veniva veicolato da Patty e dal suo dt.

Ma la scena del mondo cambia.

E non è sempre così scontato riuscire ad adeguarsi a questi cambiamenti. A volte poi non si vuole neanche provare a giocare con regole che non si è scelte, in arene di cui non si riconosce il valore. Accidenti. È tutto nato per passione. Il fatturato è arrivato dopo.

E quelle che oggi sono regole domani potranno essere ribaltate, ignorate, declassate…

No, a volte non si vuole neanche provare.

Allora che cosa resta?

Beh… RESTA TANTO! Resta la consapevolezza che tutto quello che c’è in giro È NATO QUI. Qui si è sviluppato. Da qui ha preso il largo.

Poteva accadere in modo diverso? Ma certo che sì. Ma la storia si fa senza se e senza ma e quindi il fatto che resta è che tutto è nato GRAZIE A TE, PATTY!

E di questo tutti noi dobbiamo ringraziarti. TUTTI. Nessuno escluso. Chi ha comprato da te in negozio, chi lo ha fatto on Line, chi è socio Asi, chi ha imparato tanto dal tuo blog, chi ha collaborato con te, chi è venuto ai tuoi corsi e anche chi non ti conosce affatto.

Insomma Scrappando Carta e Ricordi è una gran bella medaglia… sai… come quelle che ti danno al valor militare, o meglio ancora, per i servigi resi all’umanità.

Te lo diciamo così… con una card… e con tutto il nostro cuore, sicure che questo è solo un capitolo… il libro non è finito.♥️

Ps ah… tornando al Gufo.. anni dopo andai con mia sorella nel reparto dvd del centro commerciale della mia città. In genere era l’unico reparto decente perché quello dei libri era un caos unico e lo saltavo sempre a pie’ pari. Ma quel giorno c’era qualcosa di strano. La disposizione dei libri ti portava a voler entrare in quel reparto ed una volta dentro ti cullava fra gli scaffali… alzai gli occhi e la vidi lì, la signora con gli occhiali!!! Aveva la divisa da capo reparto e stava consigliando letture… aveva la coda di gente che aspettava!!! Mi misi in fila anche io e aspettai il mio turno. Quando toccò a me le dissi che era un piacere rivederla e che il suo tocco era inconfondibile. Mi disse che sarebbe stato il suo ultimo mese li’… andava fare l’editor un una casa editrice!!! Insomma.. a volte i sogni fanno giri un po’ più strani, prendono strade più lunghe, ma non per questo meno panoramiche e poi va a finire che, a volte, pure si avverano.

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